Come si misura il successo?

Ti sei mai chiest* come si misura il successo?

Di solito, siamo abituati a misurare il successo secondo due soli parametri:

1) Il salario/stipendio/compenso percepito su base mensile

2) Il titolo professionale

Ma…è davvero tutto qui? Soltanto questo?

Conosco persone con retribuzioni molto alte e titoli altrettanto altisonanti, ma che sono infelici. O insoddisfatte. Credo che sia capitato a tutti, prima o poi, di incontrarle. Dunque non possono essere questi gli unici indicatori di una persona di successo. Per cui, molto probabilmente, dobbiamo cambiare il modo in cui rispondiamo alla domanda: Cosa significa “successo” e qual è il suo metro di misura?

Il successo oramai non è soltanto una questione di stipendio e titolo.

Il modo in cui la mobilità economica e sociale è attualmente intesa è diventato inadatto per rispondere alla realtà in cui viviamo.

Il posto fisso è un concetto superato, che non esiste più da tempo. I lavori della classe media, per via dei progressi tecnologici, sono a rischio automazione. Il mondo è cambiato a causa della pandemia da Covid-19, anche quello del lavoro, e parlare di mobilità sociale così come era intesa agli inizi del 20° secolo non ha molto senso. Ora serve elaborare un concetto più ampio.

L’attuale definizione di “successo” è: migliorare la propria posizione nella gerarchia economica, o, nel peggiore dei casi, difenderla.

Ma la mobilità economica verso l’alto è davvero un valore da perseguire per tutti? Non è così scontato. Non tutti vogliono salire di livello.

Molte persone preferirebbero rimanere a lavorare dove sono, magari con condizioni migliori, ma concentrare la loro vera attenzione sulla famiglia e sul tempo libero. Inoltre, la mobilità, quando è intesa in termini di reddito più alto, non produce risultati eccezionali. Diversi studi dimostrano che, oltre un certo livello, un aumento del reddito non porta ad un maggiore benessere.

Sfortunatamente per noi, siamo abituati a pensare l’opposto, e le nostre convinzioni sono, per l’appunto, parte del problema. La cosa confortante è che sempre più persone valutano il tempo una risorsa più importante del denaro. Ma bisogna riconoscerlo più apertamente.

Non è che il denaro non conti, o che il divario tra salari oppure le differenti opportunità educative che vengono offerte a giovani di diverse classi sociali non siano temi scandalosi. La posizione centrale occupata dal denaro rappresenta il vero problema.

Una sana idea di successo non dovrebbe focalizzarsi sul fomentare un iper-materialismo attraverso l’ossessionante fissazione sul denaro, ma funzionare da base per un capitalismo sostenibile.

Ciò significa ampliare il proprio scopo, abbracciando i progressi nel campo del benessere su molteplici livelli, inclusi: la salute, l’equilibrio tra vita privata e lavoro, l’auto-realizzazione tramite il lavoro, la qualità ed il rispetto ambientale, la soddisfazione della propria vita, così come aumenti di stipendio e cambio di mansioni.

Il bisogno di un cambiamento nella concezione del progresso da un punto di vista economico ad uno più focalizzato sul benessere della persona viene sempre più riconosciuto socialmente parlando. Ma questi cambiamenti possono avvenire soltanto cambiando il modo di pensare individuale. Pensare al successo non come ad un aumento del proprio reddito ed una aggiunta di titoli al proprio curriculum, ma come ad un miglioramento nel proprio livello di benessere generale non è facile. Quale scala di valori alternativa possiamo prendere come riferimento, allora? Di certo esistono parametri più ampi e condivisibili. Il successo, a mio avviso, è la somma di diverse componenti, che sono:

1) Salute mentale

2) Salute fisica

3) L’impatto positivo che ognuno di noi ha sugli altri

4) Il reddito

5) Il tempo libero a disposizione

6) Provare piacere a fare quello che si fa

Ci sono molti modi per valutare il proprio livello di successo, personale e professionale.​ Qual è quello che conta di più per te?