Educazione finanziaria femminile

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Ho notato due cose fondamentali quando parlo con delle donne…La prima cosa è che la maggior parte delle donne non pensa di essere “abbastanza”.

Di non essere abbastanza brava nella gestione delle proprie finanze, di non essere abbastanza preparata, di non essere abbastanza competitiva, eccetera.

La seconda invece, riguarda l’educazione finanziaria femminile: sono poche quelle che decidono delle loro finanze.

​L’Osservatorio CONSOB su ‘L’approccio alla finanza e agli investimenti delle famiglie italiane’, infatti, evidenzia che, in linea con le rilevazioni degli anni precedenti, circa i tre quarti dei decisori finanziari sono uomini.

Fortunatamente, le scelte economico-finanziarie risultano essere condivise con il partner in oltre il 60% dei casi, mentre il dato sale all’80% se si considerano anche altri membri del nucleo famigliare. Tuttavia, rimane pur sempre vero che le donne rappresentano soltanto il 25% di chi decide finanziariamente le sorti del proprio patrimonio.

Tempo fa chiesi ad un professore di economia perché c’erano così poche donne nel mondo della Finanza. Lui mi rispose che la ragione fondamentalmente che le donne fanno figli. La maternità e la cura dei propri bambini portano via troppo tempo alle madri che non riescono a seguire gli andamenti dei mercati, i quali hanno una volatilità tale da richiedere attenzione costante, su base giornaliera se non oraria. Il che è all’apparenza comprensibile. È vero che la cura dei bambini porta via molto tempo, da madre, lo posso confermare. Tuttavia, esistono degli strumenti che permettono sia di operare sul mercato che di gestire il proprio patrimonio comodamente, dal proprio laptop o dal cellulare, e si possono programmare in anticipo per ottenere ottimi risultati.

L’investimento di una madre sui propri figli è enorme. Ma non deve essere un deterrente per perseguire la propria crescita personale.

In buona sostanza, a meno che una donna non sia broker di professione, può liberamente e facilmente operare nel mercato dei capitali, oggi come oggi, senza dover scontare alcun tipo di limitazione.

Ci vuole uno sforzo importante di educazione finanziaria che consenta di compiere il salto culturale necessario, perché non mancano di certo le risorse da destinare a questo pilastro del benessere e successo personale. Se si vuole implementare la gestione delle proprie finanze in maniera autonoma e indipendente, uomo o donna che tu sia, dovrai semplicemente fare appello a tre strumenti fondamentali:

1) costanza

2) slancio

3) formazione continua

Il tempo è certamente essenziale, ma la mia analisi è che per avere successo nella scelta dei propri investimenti ciò che conta di più è la volontà. La volontà di imparare, la volontà di documentarsi ed approfondire, la volontà di “ricapitalizzare” i propri successi aumentandoli geometricamente, e la volontà di continuare a migliorarsi costantemente. La sicurezza finanziaria ed un buon portafoglio di investimenti sono alla portata di tutti, ma anche tu devi fare la tua parte, quindi sii costante, agisci continuamente ed in maniera ingente per ottenere i risultati che desideri. Credo nella possibilità di creare per ognuno di noi una cultura del progresso, che si possa applicare sia alla nostra vita che alle attività che facciamo quotidianamente. Questo è l’ingrediente principale che, a mio avviso, aiuterà a fare il passaggio essenziale dal “dire” al “fare”, per davvero. Tutti noi ci raccontiamo delle storie e ci inventiamo delle scuse per non metterci in gioco in prima persona e crediamo di non essere abbastanza bravi, quando la verità è che non saremo mai bravi se prima non proviamo.

Vedrai, imparare a investire e gestire i propri investimenti sarà un’ottima occasione per imparare ad accelerare il tuo viaggio verso la vita che desideri. E se non sai da dove cominciare, prova a iniziare da qui.