Inflazione e mercato immobiliare

Quali sono le prospettive che si presentano a chi si approccia al mercato immobiliare nello scenario attuale in cui l’inflazione è ai massimi?

La conquista del 2021

Il rialzo dei tassi di interesse ha scompaginato lo scenario dei mutui e i progetti finanziari di chi pensava di comprare un immobile sfruttando la possibilità di finanziarsi attraverso un mutuo. Come conviene muoversi oggi?

Vediamo insieme le possibilità che si aprono in uno scenario inflattivo.

Inflazione e affitto

L’Istat ha pubblicato l’aggiornamento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi per il mese di ottobre 2022. L’indice ha registrato un aumento dell’11,5% su base annuale.

L’aumento record dell’inflazione a ottobre 2022 (mai a questi livelli dal 1984 a oggi) si traduce quindi in notevoli rincari non solo sul carrello della spesa, ma anche sui canoni di locazione per gli inquilini che hanno la revisione annuale del contratto d’affitto.
L’effetto dell’inflazione sulle locazioni comporterà un aumento medio di 69 euro al mese (828 annui) per i canoni di locazione di un trilocale in Italia. I rialzi maggiori sono quelli che coinvolgeranno i milanesi, che dovranno pagare 115 euro in più al mese rispetto allo scorso anno. Per gli inquilini romani, invece, l’aumento sarà di 86 euro mensili.

Inflazione e mutui

Per chi ha un mutuo in essere, potrebbe essere il momento per pensare di surrogare per avere condizioni finanziarie migliori. Visto il repentino rialzo dei tassi, molte persone stanno valutando la convenienza del proprio mutuo a tasso variabile e stanno pensando di chiedere la surroga per cambiarne le condizioni. Ovviamente in questo caso la situazione va valutata da un esperto nel suo complesso. Chi ha sottoscritto un mutuo durante gli scorsi anni lo ha fatto per la maggior parte dei casi a tasso fisso. Il ribasso dei tassi che abbiamo vissuto negli ultimi tre anni ha già portato molte famiglie a surrogare il proprio mutuo per passare a un tasso fisso. Condizione che può convenire per alleggerire la rata.

Inflazione e liquidità

C’è poi il caso di chi, avendo della liquidità, si chiede se sia meglio investirla oppure, vista la situazione dei mercati in ribasso, versarla nel mutuo, per abbassarlo il più possibile. Sicuramente in un contesto di inflazione come quella che stiamo affrontando in questa finestra di mercato la liquidità va ridotta al minimo. Attenzione però. L’opzione di ridurre l’esposizione sul mutuo va attentamente comparata con la durata residua del finanziamento e con la tipologia di prodotto sottoscritto. La situazione di chi sta pagando mutuo a tasso fisso che estinguerà fra due anni è diversa da chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile e deve pagarlo per i prossimi 20 anni. Inoltre, per tutelarsi al meglio, è importante anche confrontare il rendimento di altri strumenti finanziari di investimento. Lo scopo è quello di erificare che versare la propria liquidità nel mutuo sia effettivamente la scelta più conveniente. La scelta deve essere quindi ponderata rispetto alla disponibilità finanziaria della persona (o della famiglia) e anche all’orizzonte temporale col quale si pensa di non avere necessità di liquidità.

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