Le nuove sfide poste dall’inflazione in aumento

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Assistiamo quotidianamente al fenomeno di prezzi che salgono e che tendenzialmente non tornano ad abbassarsi. Questo è ciò che abbiamo tutti osservato con l’inflazione, mese dopo mese, durante quest’ultimo anno.

Le guerre, per esempio, pongono rischi significativi per la crescita economica delle nazioni e delle aree geografiche in particolare, in particolare a breve termine, e questo ha un effetto sull’inflazione a medio termine. I rischi principali passano attraverso l’aumento dei prezzi dell’energia e la perdita di fiducia da parte degli investitori.

L’inflazione in aumento

Negli ultimi anni l’importanza della difesa del patrimonio dall’inflazione è stata forse troppo sottovalutata a causa di livelli di crescita dei prezzi in tutta la comunità europea, i quali sono rimasti per anni stabilmente contenuti e, in alcuni casi, anche negativi.

Ma che cosa sta succedendo di nuovo in questo periodo? La novità sta nel modo in cui l’inflazione sta cambiando, e come sta cambiando il nostro stile di vita. I prezzi di beni e servizi sono in crescita, anche se gli analisti stanno da tempo registrando un aumento progressivo del costo dei servizi maggiore rispetto al costo dei beni.

Il rincaro delle materie prime alla base della crisi attuale

Lo scenario geopolitico attuale, in costante cambiamento a seconda delle evoluzioni dei conflitti in corso e delle tensioni tra paesi, vede l’Europa colpita da un’inflazione molto forte sia per fattori esterni (aumento del prezzo del petrolio), sia per fattori interni (tensioni sulla catena di approvvigionamento delle materie prime). Inoltre, il problema posto da questi due fattori non pare essere passeggero, perché anche finisse la guerra, le sanzioni imposte alla Russia rimarranno a lungo, mantenendo così il prezzo del gas alto per tutti gli stati d’Europa, la quale risente ancora di più del rialzo delle materie energetiche, data la sua evidente dipendenza dal gas e petrolio russi. In questo contesto i tassi d’interesse tenderanno ad aumentare.

Previsti rialzi dei tassi

Altro argomento “caldo” del 2022, infatti, è stato l’andamento dei tassi d’interesse. Inizialmente i mercati avevano previsto dei rialzi del tasso di interesse sia in Europa che negli Stati Uniti, ma in misura molto più contenuta rispetto a quanto poi è avvenuto nella realtà. Questo a causa proprio dell’inflazione: normalmente, per tenere sotto controllo l’inflazione, le banche centrali intervengono sui tassi d’interesse, utili a determinare il costo del denaro.

In termini macroeconomici, la storia insegna che con l’inflazione in aumento, il dollaro forte, le materie prime in rialzo e l’economia in difficoltà, è possibile che si generi il fenomeno della cosiddetta “stagflazione”. La stagflazione è una situazione nella quale sono contemporaneamente presenti nello stesso mercato sia un aumento generale dei prezzi, sia una mancanza di crescita dell’economia in termini reali.

Tutto questo fa parte della ciclicità della finanza. Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere IL MONDO DEGLI INVESTIMENTI e GLI STRUMENTI FINANZIARI.